La capacità di sviluppare nuove competenze e modificare comportamenti e abitudini per adattarsi alla costante mutevolezza delle condizioni ambientali è un elemento cruciale non solo per il sano funzionamento somatico e psicologico di un individuo ma anche per affrontare le difficoltà e cogliere le opportunità del mondo del lavoro.
Purtroppo, col tempo, nella vita di un individuo le routine, le pratiche e le abitudini tendono a formare schemi cognitivi e d’azione sempre più rigidi, stabili e resistenti al cambiamento. Questo progressivo scadimento della flessibilità cognitiva e della prontezza verso il cambiamento fa peraltro cortocircuito con la crescente erosione della capacità di proiettarsi nel futuro e investire risorse, energia e motivazioni verso il futuro che può spesso accompagnare una prolungata difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro o il fallimento personale e professionale. Peraltro, questi persistenti ostacoli e contrarietà si traducono in acute emozioni negative, elevato stress cronico e di conseguenza nella ulteriore compromissione delle funzioni cognitive, in particolare quelle esecutive, necessarie ad affrontare efficacemente condizioni nuove e problematiche.
La modificazione delle abitudini e il potenziamento delle capacità utili a realizzare il riadattamento e il cambiamento negli individui sono così ambiti di intervento fondamentali per il benessere psicologico e l’efficienza economica degli individui.
Le scienze cognitive e le neuroscienze suggeriscono che comportamenti e apprendimenti stereotipati, possono essere modificati, rimodellati proprio attraverso gli stessi meccanismi che li hanno creati. E allo stesso tempo queste discipline indicano che è possibile potenziare negli individui quei processi di regolazione emotiva e di fronteggiamento dello stress che permettono agli individui di resistere nel tempo allo stress e mantenere adeguate capacità di pianificazione, autoregolazione, unitamente a congrui livelli motivazionali.
In questo senso, per il personale impegnato a favorire la rimotivazione e il cambiamento nelle persone diventa fondamentale conoscere: 1) i processi che fissano i comportamenti e creano le abitudini e gli stili di vita, al fine di poter intervenire su di essi in modo più funzionale ed efficace; 2) i meccanismi dello stress e le strategie cognitive e comportamentali più utili a fronteggiarlo; 3) le pratiche cognitive e comportamentali più efficaci per proiettare il proprio Sé nel futuro; 4) le tecniche di comunicazione da usare nei colloqui per suscitare la motivazione al cambiamento e l’impegno per il futuro.
La conoscenza dei meccanismi nervosi e biologici da cui dipendono le motivazioni al cambiamento e con cui si creano e si possono plasmare nuovamente le abitudini e gli stili di vita può diventare uno strumento formidabile in mano agli operatori per educare le persone e abilitarle al cambiamento. Per le persone, la consapevolezza di questi stessi meccanismi e processi, rappresenta un fondamentale elemento cognitivo nella motivazione al cambiamento e nella effettiva ristrutturazione e gestione delle sue competenze e abitudini.
È peraltro evidente come questo insieme di conoscenze e di abilità siano funzionali al benessere degli operatori a livello professionale e personale.